Concorsi pubblici per psicologi: una guida completa

I concorsi pubblici per psicologi si rivolgono ai professionisti che hanno superato l'esame di Stato, ottenuto l'abilitazione ed effettuato l'iscrizione all'Albo. Ecco tutto quello che c'è da sapere.

Concorsi pubblici e bandi per psicologi

Uno psicologo professionista, regolarmente iscritto all’Albo, può decidere di lavorare nel settore privato (aprendo la partita Iva) oppure nel settore pubblico: in questo secondo caso dovrà superare dei concorsi per psicologi che vengono banditi a livello nazionale, regionale o locale. Per accedere ai concorsi occorre dapprima soddisfare alcuni requisiti d’accesso, poi superare delle prove scritte e orali e infine firmare il contratto di assunzione.

In questa guida andiamo a chiarire come funzionano i concorsi per psicologi, come prepararsi per sostenere le prove e dove trovare i bandi a livello regionale e locale.

Concorsi pubblici per psicologi: come funzionano e requisiti

A differenza dei liberi professionisti, ovvero degli psicologi con partita Iva che operano presso uno studio privato o che offrono consulenze online e a domicilio, esistono dei concorsi per coloro che intendono lavorare come psicologi nel settore pubblico. I bandi vengono pubblicati regolarmente sulla Gazzetta Ufficiale e possono riguardare diversi enti: Sistema Sanitario nazionale (SSN), ospedali, scuole, case famiglia, carceri, ecc.

I requisiti di accesso ai concorsi pubblici per psicologi possono variare in base alla tipologia di concorso a cui si intende accedere e alla tipologia di ente presso il quale si intende lavorare. Generalmente, oltre al superamento dell’Esame di stato per psicologi, vengono richiesti questi titoli per effettuare l’iscrizione:

  • laurea magistrale in Psicologia;
  • iscrizione all’Albo professionale;
  • specializzazione in Psicoterapia.

Alcuni concorsi, inoltre, prevedono l’assegnazione di un punteggio per titoli ed esami: ciò significa che a concorrere alla formazione della graduatoria finale sono, da un lato, i titoli ottenuti tramite esperienze lavorative nel settore, partecipazione a master o dottorati di ricerca; e dall’altro lato, il punteggio ottenuto nelle prove d’esame.

Le prove da sostenere e come prepararsi

I concorsi per psicologi solitamente prevedono tre tipologie di prove: una prova scritta, una pratica e una orale.

Nella prova scritta – con comprende una serie di domande a risposta multipla – vengono accertate le conoscenze di un professionista su determinati argomenti che possono spaziare dalla psicologia clinica al ruolo dello psicologo all’interno di specifiche aree come la neuropsichiatria infantile, la psichiatria, il consultorio, i centri per il disturbo alimentare, il servizio per le dipendenze, la neuropsicologia o la psicologia giudiziaria. Per prepararsi si possono approfondire alcuni libri di psicologia, oppure gli appositi DSM.

La prova pratica consiste in realtà in un’ulteriore prova scritta nella quale al candidato si chiede di formulare un’ipotesi diagnostica e di trattamento su un caso clinico per valutare le effettive competenze e le capacità gestionali di un caso clinico.

Nella prova orale, infine, vengono accertate le conoscenze del candidato tramite un colloquio che può riguardare tematiche attuali o pratiche, e può includere dei collegamenti disciplinari.

Tipi di concorsi pubblici per psicologi

Una volta compreso il funzionamento dei bandi per psicologi e le tipologie di prove da sostenere per superare il concorso, non resta che scegliere quale tipologia di concorso affrontare per avere la possibilità di entrare in realtà diverse.

Esistono, infatti, diverse tipologie di concorsi per psicologi che consentono di accedere a diversi enti pubblici. Tra i più comuni ci sono:

  • concorsi per psicologi di base;
  • concorsi per dirigenti psicologi nelle Asl (Azienda Sanitaria Locale);
  • concorsi per psicologi presso il Servizio Sanitari Nazionale (SSN);
  • concorsi per dirigenti psicologi negli ospedali;
  • concorsi per psicologi presso istituti formativi (psicologo nelle scuole);
  • concorsi per psicologi nei Tribunali;
  • concorsi per psicologi presso la Polizia di Stato.

I bandi per psicologi prevedono l’immissione in ruolo (nel limite dei posti messi a concorso) dei candidati con contratti a tempo determinato o indeterminato. Anche i candidati che hanno superato il concorso ma non sono entrati in graduatoria possono sperare nell’assunzione: in questo caso, infatti, si procede per scorrimento delle graduatorie (qualora un candidato rinunci o non firmi il contratto).

Dove trovare i bandi di concorso per psicologi

I bandi di concorso per psicologi a livello nazionale, regionale o locale vengono regolarmente pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale o su altri siti web (non ufficiali) che si occupano di concorsi pubblici.

Se stai cercando dei concorsi pubblici specifici per entrare in determinati enti – come il Servizio Sanitario Nazionale – o in determinate Regioni e Comuni, puoi consultare i siti ufficiali delle relative amministrazioni.

Anche sui siti web dei Ministeri vengono regolarmente inseriti i bandi attivi per i rispettivi settori (in particolare quello della Giustizia e quello della Salute), così come sui siti di Università e Accademie, ospedali, Asl, ecc.

Concorsi per psicologi per Regione

Visitando alcuni siti web dedicati ai concorsi pubblici in generale, si possono trovare i bandi attivi nelle Regioni limitatamente a un titolo di studio: per esempio Psicologia.

Di seguito riportiamo alcune fonti utili per la ricerca dei concorsi per psicologi a livello regionale e locale:

Ogni Albo professionale regionale, inoltre, mette a disposizione una sezione dedicata ai bandi di concorso per psicologi attivi ai quali è possibile iscriversi. Allo stesso modo, anche sui siti web delle rispettive regioni, province e comuni ci sono le sezioni dedicate ai concorsi pubblici attivi.

Come iscriversi a un concorso pubblico per psicologi

L’ultimo passaggio, una volta scelto il bando a cui candidarsi, è l’effettuazione dell’iscrizione al concorso: come fare? I passaggi da seguire sono due: prima bisogna effettuare l’iscrizione al portale, e poi inviare la domanda vera e propria. Di recente è stato introdotto l’obbligo di autenticazione con le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta di Identità Elettronica).

Ad oggi quasi tutte le candidature ai concorsi devono essere effettuate online e generalmente prevedono l’inserimento di alcuni dati fondamentali:

  • dati anagrafici (nome, cognome, indirizzo, email, telefono, estremi del documento di riconoscimento);
  • titoli di accesso per partecipare al concorso (per esempio, l’indicazione dei dati del titolo di laurea, dov’è stata conseguita, il giorno e l’anno del conseguimento);
  • titoli ulteriormente valutabili, non necessari per accedere al concorso, ma per ottenere punteggi aggiuntivi.

Bisogna ricordare che la candidatura deve essere inviata prima della scadenza del bando, pena l’esclusione dal concorso. Per altri tipi di candidature invece può essere utile scoprire come preparare al meglio il curriculum da psicologo che ti servirà per applicare ed ottenere il lavoro.

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